Tornato nel Paese appena tre giorni fa dopo un lungo esilio in Mali, il giovane impiegato è stato arrestato martedì dalla Divisione investigativa criminale (DIC) nella sua abitazione. Abdoulaye Tall sembra sbalordito da questo arresto in un momento in cui un clima di tensione nel panorama politico è sulla bocca di tutti.

“Abbiamo saputo che Ngagne Demba Touré è stato arrestato questa mattina”. Qualcosa che ci ha sorpreso al massimo grado in un momento in cui stiamo parlando di pacificazione dello spazio politico con il rilascio di diversi prigionieri politici. 

Oggi assistiamo all’arresto di Ngagne Demba Touré, che è il leader nazionale coordinatore della Gioventù Patriottica di Pastef (JPS). Così Tall ha detto su Walfadjiri prima di aggiungere: “Ngagne Demba Touré è un giovane coraggioso che ama il suo paese.

In realtà si era rifugiato in Mali perché perseguitato in Senegal perché volevano arrestarlo per imbavagliarlo. Per evitare di essere messo a tacere, ha deciso di andare in esilio in Mali per continuare la sua missione. Quando si è reso conto che il Presidente della Repubblica è in una logica di pacificazione dello spazio politico, è per questo che è tornato in Senegal”.

Secondo Abdoulaye Tall, la pacificazione dello spazio politico annunciato è solo una chimera, per non dire un bluff, alla luce di quanto sta accadendo. “Penso che il presidente non creda a quello che dice quando ha promesso di riconciliare i cittadini con il loro sistema giudiziario e con tutte le istituzioni statali. Macky Sall ha solo confermato ciò che il ministro della Giustizia ha detto ieri (martedì). Questo atto ci sorprende e chiediamo che venga rilasciato in modo che possa tornare dalla sua famiglia e riprendere le sue attività politiche”, ha detto.

Tall ritiene che le osservazioni fatte martedì in una conferenza stampa da Aissata Tall Sall non siano in linea con la volontà e le parole del capo dello Stato. “Non è sulla stessa lunghezza d’onda del presidente stesso se si guarda alla maggior parte di ciò che ha detto. Va ricordato che il Presidente aveva detto che tutti i detenuti politici dovevano essere rilasciati per pacificare lo spazio politico.

Questo è ciò che ha detto mentre gli ordinava di applicare i suoi voti”, spiega il membro di Pastef prima di aggiungere: “Se sta agendo agli ordini del presidente Macky Sall, allora significa che quest’ultimo non ha rispettato l’impegno che aveva preso con tutti i senegalesi”. Se Aïssata Tall Sall non è in linea con il presidente, si tratta di una notoria mancanza di rispetto per il popolo senegalese”.

Nel caso di Ousmane Sonko e Bassirou Diomaye Faye, Tall ha affermato che il ministro della Giustizia non ha chiarito del tutto l’ambiguità sul destino dei due dirigenti di Pastef. “Quando ha parlato del rilascio di Ousmane Sonko e Bassirou Diomaye Faye, il ministro ha detto che non può essere automatico perché devono valutarlo caso per caso. Tutti sanno che Ousmane Sonko ha subito un’ingiustizia, è un segreto di Pulcinella, così come Diomaye Faye”, ha detto.

Abdoulaye Tall ha anche espresso la sua indignazione per la cessazione del rilascio dei prigionieri su richiesta del Ministro della Giustizia. “Centinaia di famiglie si sono recate nelle carceri per attendere il rilascio dei loro cari, ma sono state informate che il processo di rilascio era stato sospeso. Si tratta di una confisca che insinuerà il dubbio nella mente dei cittadini senegalesi.

Tutto questo dimostra che non vogliono la pace, ha detto. Promette che faranno di tutto per liberare Ngagne Demba Touré perché non appartiene al carcere. Tall accusa l’attuale regime di essere più che illogico nel suo modo di fare le cose. “Quello che hanno detto è l’esatto opposto di quello che stanno facendo. Quello che vediamo dimostra semplicemente che queste persone non vogliono che ci sia pace in questo paese”, ha concluso.

Foto e testo tradotto da: Walfadjri

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