Tre studenti morti il bilancio della rivolta per il rinvio delle elezioni in Senegal
Purtroppo sale a tre studenti morti il bilancio delle rivolte in Senegal per il rinvio delle elezioni presidenziali.
Saint-Louis, vissuta ieri, un pomeriggio disastroso, con la morte dello studente Alpha Yoro Tounkara, durante le manifestazioni contro il rinvio delle elezioni presidenziali. Secondo quanto riferito, lo studente è stato colpito e ucciso da un agente di polizia. Dopo essere stato inizialmente curato in una struttura medica all’interno dell’università, è stato trasferito al St. Louis Hospital dove è morto. Altri dicono che sia morto di infarto. Il Procuratore della Repubblica dell’Alta Corte di Saint Louis ha aperto un’indagine, che è stata affidata alla Sezione Ricerca. Sono in corso indagini e la richiesta di una persona qualificata per l’autopsia per determinare le circostanze esatte e le cause della morte. (SeneNews.com)
Modou Gueye, 23 anni, residente a Guinaw Rails South, è stato colpito venerdì a Colobane da un uomo in uniforme che gli ha sparato all’addome a bruciapelo. È stato portato d’urgenza al Principal Hospital dove è morto sabato mattina intorno alle 7 del mattino.
Secondo il Certificato di Modo della Morte, Modou Gueye è morto a causa di una ferita da arma da fuoco. (Buur News Documenti)
Apprendiamo che un terzo manifestante è morto a Ziguinchor. La vittima, 19 anni e di Bail a Bignona, si chiama Landing DIEDHIOU. È morto dopo essere stato evacuato in ospedale. Dopo gli studenti Alpha Yoro TOUNKARA e Modou GUEYE, questo è un altro caso che si aggiunge alla lista dei manifestanti che hanno perso la vita durante le manifestazioni contro il rinvio delle elezioni presidenziali inizialmente previste per il 25 febbraio. (Xalima)
Giornalisti molestati nell'adempimento del loro dovere.
Scene di violenza dirette contro i media. E’ questo il triste spettacolo a cui si è assistito ieri pomeriggio, durante le manifestazioni contro il rinvio delle elezioni presidenziali del 25 febbraio in diversi luoghi di Dakar. Questa violenza delle Forze di Difesa e di Sicurezza contro la stampa è stata denunciata con forza. Synpics chiede “un’indagine del prevosto al fine di mettere questi elementi a disposizione del sistema giudiziario”. (lequotidien.sn – )
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